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Come cambia il marketing nella filiera sostenibile dei fornitori #3



Continuiamo ad approfondire i 4 punti significativi relativi a come il marketing procurement potrebbe affrontare la sfida della filiera di prossimità sostenibile dei fornitori Nelle scorse settimane abbiamo visto:

Introduciamo oggi il terzo spunto di riflessione:



Utilizzo di tecnologie abilitanti


Nel campo del marketing e del procurement esistono diverse tecnologie che possono migliorare l'efficienza, l'accuratezza e l'innovazione dei processi: l'automazione del marketing consente di ottimizzare le attività, inclusa la gestione delle campagne, l'invio di e-mail, l'analisi dei dati e la personalizzazione delle esperienze dei clienti.


Strumenti come i sistemi di gestione delle relazioni con i clienti (CRM) e le piattaforme di automazione consentono di migliorare l'efficienza e l'efficacia delle operazioni di marketing.

Ecco ulteriori tecnologie che possono essere considerate come abilitanti per il marketing e il procurement: realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR).

La VR e l'AR offrono esperienze immersive ai clienti, consentendo loro di interagire con i prodotti o sperimentare servizi in un ambiente virtuale. Queste tecnologie possono essere utilizzate per creare cataloghi virtuali, showroom digitali e simulazioni di prodotti, migliorando l'esperienza di acquisto e facilitando la presentazione dei prodotti ai clienti.


La relazione tra marketing e procurement si sta evolvendo verso una maggiore collaborazione e integrazione delle strategie e delle attività. Tradizionalmente, il marketing e il procurement sono state funzioni separate all'interno delle organizzazioni, con obiettivi e responsabilità distinte. Tuttavia, l'evoluzione delle dinamiche del mercato e delle tecnologie digitali ha portato a una maggiore interconnessione tra queste due funzioni. Le due funzioni lavorano insieme per definire obiettivi comuni e scoprire le attività in modo coordinato. Questa collaborazione inizia fin dalle prime fasi di sviluppo dei prodotti e delle campagne di marketing, consentendo al procurement di avere una migliore comprensione delle esigenze del marketing e di contribuire alla selezione dei fornitori in modo mirato.


E’ necessaria l'adozione di metriche di valutazione comuni: indicatori chiave di performance (KPI) che riflettono gli obiettivi condivisi dell'organizzazione. Questi KPI possono includere metriche legate alla redditività, al valore dei fornitori, al rendimento delle campagne di marketing e all'efficacia delle iniziative di approvvigionamento.


Utilizzando strumenti di digitalizzazione, è possibile automatizzare compiti ripetitivi, come l'elaborazione delle richieste di approvvigionamento, la gestione dei contratti, la verifica dei fornitori e la generazione di report. Ciò consente di risparmiare tempo e risorse, riducendo al minimo gli errori umani e consentendo ai professionisti di concentrarsi su attività di valore aggiunto. Ciò consente di prendere decisioni più rapide e basate sui dati, riducendo l'incertezza e migliorando l'efficacia delle operazioni.


Conclusione: alcune organizzazioni potrebbero non essere pienamente consapevoli delle opportunità e dei vantaggi che la digitalizzazione può offrire al marketing procurement. Potrebbe mancare una comprensione completa delle tecnologie disponibili e delle loro specifiche per migliorare l'efficienza e l'efficacia delle attività.

Questo gap è facilmente superabile da realtà consulenziali con forte know how tecnico produttivo e soprattutto con la conoscenza dei principali KPI sia del marketing che del procurement e la capacità, nel rispetto e valorizzazione di entrambi, di portare valore aggiunto ad entrambi.


· Cosa ne pensi?

· Qual e’ la tua esperienza rispetto all’utilizzo delle piattaforme digitali che facilitano la relazione tra marketing e procurement?


Continua a seguirci, la prossima settimana condivideremo il 4° spunto di riflessione….




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